Malattie animali, nuove regole Ue per armonizzare le vaccinazioni

Nell’ambito delle misure per affrontare le malattie animali più gravi, la Commissione europea ha adottato il nuovo regolamento delegato 2023/361, che integra il regolamento (UE) 2016/429 e armonizza le norme sulle vaccinazioni, in particolare quelle relative all’influenza aviaria ad alta patogenicità.

Queste nuove norme sono in linea con le norme internazionali dell’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH, fondata come OIE) e tengono conto delle nuove conoscenze scientifiche disponibili e dell’esperienza acquisita nell’applicazione delle norme vigenti dell’Unione. Le nuove regole, pubblicate il 20 febbraio in Gazzetta Ufficiale entreranno in vigore il 12 marzo.

Nel contesto dell’influenza aviaria vengono introdotte norme specifiche per la vaccinazione, come misura di controllo o di prevenzione, per consentire la movimentazione sicura degli animali e dei loro prodotti provenienti da stabilimenti e da zone dove è stata eseguita la vaccinazione.

Le associazioni avicole europee AVECELPHA ed EPB hanno accolto con favore l’iniziativa della Commissione europea rimarcando la necessità di un quadro comune per la vaccinazione all’interno dell’UE. “E’ importante notare, tuttavia, che la vaccinazione non è la soluzione che risolverà, da sola e una volta per tutte, il problema dell’influenza aviaria – affermano le associazioni, che considerano lo strumento della vaccinazione la strada da percorrere insieme all’adozione di altre misure – Possono essere utilizzate diverse strategie – vaccinazione obbligatoria/volontaria; vaccinazione di alcuni tipi di pollame o di tutti gli allevamenti avicoli; vaccinazione solo nelle aree ad alto rischio/un intero paese. Ciascuno Stato membro dovrà effettuare una valutazione del rischio al fine di trovare la migliore strategia nella propria area specifica”.

“Osservando l’evoluzione negli ultimi anni e mesi, sembra sempre più difficile controllare l’HPAI senza vaccinazione – concludono le associazioni -, ma è di fondamentale importanza che la Commissione europea, insieme alle autorità nazionali dell’Ue, raggiunga le istituzioni internazionali come l’Organizzazione mondiale per la salute animale (WOAH) e quelle dei paesi terzi con i quali intratteniamo scambi commerciali al fine di evitare ostacoli al commercio dovuti alla vaccinazione contro l’influenza aviaria ad alta patogenicità”.

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