All’Africa&Mediterranean POULTRY FORUM & B2B, da mercoledì 8 maggio a venerdì 10 al Rimini Expo Centre, primo piano sul settore delle carni bianche e delle uova. Focus internazionale sull’avicoltura dei paesi africani e del Mediterraneo. Sfide, instabilità e competizione sul mercato nel convegno di apertura con i dati Ismea.
Il Poultry Forum and B2B, l’appuntamento internazionale che si tiene in alternanza a Fieravicola, viene promosso da Fieravicola in collaborazione con Assoavi e Unaitalia. L’edizione di quest’anno è caratterizzata da uno specifico focus internazionale sull’Africa e il Mediterraneo.
Tre giorni di incontri e convegni con l’obiettivo di analizzare il settore alle prese con scenari in continua evoluzione. Si affronteranno le tematiche più significative con cui si sta confrontando l’avicoltura italiana, dalle tematiche dell’innovazione e della sostenibilità all’impegno a fornire ai consumatori carni bianche e uova di alta qualità, indispensabili per una dieta nutriente, equilibrata e accessibile. Un appuntamento importante per gli operatori in dialogo con esperti e stakeholder come sottolineano i presidenti delle due associazioni di produttori di carni bianche e di uova.
“Il Poultry Forum sarà l’occasione per il settore avicolo per ragionare insieme ai protagonisti del settore sul futuro che ci attende, un’opportunità unica di crescita e riflessione, a conferma del nostro impegno di migliorarci costantemente per continuare a garantire ai consumatori prodotti di qualità e 100% italiani – dichiara Antonio Forlini, presidente di Unaitalia. “Ma oggi il contesto in cui ci muoviamo è in continua evoluzione e si prospetta un panorama sfidante e incerto, ma anche in grado di generare cambiamenti impattanti”.
“Fieravicola Poultry Forum rappresenta un momento fondamentale per valutare le prospettive e disegnare le strategie utili per le imprese del settore – sottolinea anche Gianluca Bagnara, presidente di Assoavi – Nell’ultima annata, la crisi economica ha spinto le famiglie verso l’acquisto di uova favorite dal basso costo rispetto all’apporto proteico e dalla versatilità di utilizzo. Questo si è poi combinato con un rientro del costo delle materie prime per la mangimistica. Questi fattori hanno segnato un buon momento per il settore. Ma l’orizzonte della seconda metà 2024 e 2025 non è sereno”.
Quello avicolo è un comparto strategico del Made in Italy agroalimentare (l’Italia è il quinto produttore di carni avicole e il quarto produttore di uova a livello europeo), che vale circa 7,35 miliardi di euro e dà lavoro a oltre 64.000 persone, 38.500 addetti nella fase di allevamento e 25.500 addetti alla trasformazione di carni e uova (dati Unaitalia).
La prima giornata della manifestazione sarà dedicata ad un importante momento di analisi con gli stakeholders di riferimento, un dibattito costruttivo dove si analizzeranno i fattori principali di instabilità e, in ottica evolutiva, le proposte di sviluppo per una crescita virtuosa del settore. Verrà presentato da Fabio del Bravo uno studio Ismea e ne parleranno, sollecitati dalla moderazione del giornalista QN Lorenzo Frassoldati, Gian Luca Bagnara, presidente di Assoavi, Antonio Forlini, presidente di Unaitalia, Domenico Brisigotti, Direttore Generale Coop Italia, e Luigi Ricci, Direttore Ufficio Produzioni Animali del MASAF.