La Commissione europea ha pubblicato l’edizione autunnale dello Short-Term Agricultural Outlook, contenente una panoramica dettagliata delle ultime tendenze e delle prospettive del settore agroalimentare europeo.
Secondo il rapporto, i mercati agricoli stanno mostrando segni di stabilizzazione. L’inflazione è in calo e i prezzi alimentari sono rimasti relativamente stabili negli ultimi mesi per la maggior parte dei prodotti, sebbene siano mediamente più elevati (+32%) rispetto al 2020.
Per quanto riguarda il settore avicolo europeo, nel 2024 la produzione avicola continua ad aumentare, proseguendo la ripresa iniziata nel 2023, grazie a una stagione più mite di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI), nonché a prezzi di produzione favorevoli.
Nella prima metà del 2024, la produzione è aumentata in quasi tutti i paesi dell’UE (+4,7%), rispetto al 2023 – in particolare in Francia (+15,9%) e Ungheria (+13,9%) – ad eccezione di Svezia, Paesi Bassi e Lituania. Entro la fine del 2024, si prevede una crescita annuale del +4%, sebbene i costi di input possano influenzare i margini.
I prezzi della produzione sono rimasti sopra i 2.500 EUR/t, sostenuti da una domanda robusta e da una positiva percezione delle carni avicole tra i consumatori europei.
Da gennaio a giugno 2024, le importazioni dell’UE sono diminuite di 20.370 t (-4,5% rispetto all’anno precedente), in particolare dall’Ucraina (-12%), dal Brasile (-12%) e dalla Thailandia (-11%). Nel complesso, si prevede che le importazioni dell’UE diminuiranno dello 0,5% nel 2024.
Per quanto riguarda le esportazioni, nel report viene evidenziato un aumentate dell’11% rispetto all’anno precedente, in particolare verso il Regno Unito (+7.600 t) e la maggior parte delle destinazioni in Africa e Asia: Arabia Saudita (+7.200 t), Vietnam (+10.800 t), Filippine (+33.170 t) e Repubblica Democratica del Congo (+9.190 t). Le esportazioni verso l’Ucraina sono diminuite (-12.540 t).
Infine, per gli acquisti domestici si prevede un aumento del consumo pro-capite di quasi 1 kg (+3,5% rispetto al 2023), con una stabilizzazione a 25,2 kg per il 2025 grazie ad una maggiore disponibilità interna e alla percezione positiva delle carni avicole dei consumatori europei rispetto ad altre proteine animali.
Per quanto concerne la produzione di carne suina, si prevede una diminuzione della produzione dello 0,5% nel 2024 e dello 0,2% nel 2025. Per il 2025, si prevede che il consumo pro capite si stabilizzerà a 30,9 kg.
Link al report: Commissione europea