Assemblea Generale AVEC: “Prezzi energia e mangimi mettono a rischio settore, intervenga Ue”
“Gli operatori della filiera avicola europea stanno facendo fatica a mantenere i livelli di produzione a causa dei prezzi molto elevati di energia e mangimi. Chiediamo alle istituzioni di dare priorità alla produzione di cibo e di carni bianche per garantire la possibilità di continuare a produrre e garantire approvvigionamenti nelle settimane a venire”. E’ questo il messaggio lanciato da Paul Lopez, presidente uscente di AVEC, nel corso della 64esima Assemblea generale dell’associazione dei produttori avicoli europei che si è tenuta a Riga, in Lettonia, il 9 settembre. A partecipare all’Assemblea anche una delegazione di Unaitalia, guidata dal Presidente Antonio Forlini, dai Vice Presidenti Mario Veronesi e Giovanni Fileni e dal direttore Lara Sanfrancesco.
“Come è successo durante la crisi dovuta al Covid-19, il settore avicolo è impegnato a collaborare con le istituzioni europee per garantire ai cittadini dell’Ue una fornitura costante di prodotti avicoli di alta qualità ed economicamente accessibili. Ma senza l’intervento dei decisori europei, questa missione sta diventando sempre più impegnativa e rischiamo lo stop. Si risente lungo tutta la filiera di un aumento senza precedenti dei costi dell’energia (soprattutto gas naturale, carburante ed elettricità), della CO2, degli imballaggi e della manodopera che minacciano la continuità della produzione. L’approvvigionamento di energia e gas, in particolare, è fondamentale per la fase di allevamento e per garantire il benessere degli animali” prosegue AVEC nella nota. “L’invasione russa dell’Ucraina ha anche comportato un aumento sostanziale dei prezzi dei mangimi, che rappresentano per il 70% il costo di produzione. Ciò ha portato alla situazione per cui le aziende, nelle prossime settimane, potrebbero essere costrette a interrompere la produzione piuttosto che correre il rischio di grosse perdite finanziarie. Ci sono enormi difficoltà a sostenere i rialzi dei costi lungo la filiera ed è urgente il supporto delle istituzioni. Bisogna continuare a dare la priorità al settore avicolo per l’accesso sia all’energia che ai mangimi, come è stato fatto per fronteggiare la crisi legata al Covid quando l’avicoltura è stata considerata un settore cruciale e da preservare. Ma ciò non è sufficiente: se non sarà possibile garantire prezzi accessibili e stabili è in gioco la sopravvivenza del settore”.
“La Commissione europea deve aiutare gli Stati membri a intervenire per portare i prezzi dell’energia a livelli ragionevoli, per aumentare la liquidità sui mercati energetici, per diversificare l’approvvigionamento energetico e cercare soluzioni come porre un tetto ai prezzi dell’energia e dei mangimi” conclude AVEC. “La produzione sostenibile è la nostra priorità e consideriamo il nostro settore come parte della soluzione nella lotta ai cambiamenti climatici. Pertanto, chiediamo alle istituzioni di sostenere con forza il nostro settore per sviluppare e accelerare la transizione verso fonti di energia sostenibili, per limitare la dipendenza dai fornitori stranieri di combustibili fossili e mangimi e aumentare la resilienza del settore”.
Scarica il comunicato ufficiale di AVEC: AVEC press release – Riga 2022