UNAITALIA

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12 Febbraio 2021

Unaitalia viene citata nel rapporto dell’European Innovation Partnership for Agricultural Productivity and Sustainability (EIP-AGRI) come buon esempio nel panorama zootecnico europeo nell’ambito della riduzione dell’utilizzo di antibiotici negli allevamenti avicoliIn particolare, infatti, viene indicata tra le good practice la certificazione di Unaitalia Allevato senza antibiotici: l’impegno costante della filiera avicola italiana per la riduzione e l’uso consapevole degli antibiotici in allevamento ha portato in Italia, dal 2011 ad oggi, a un calo dell’82% dell’uso di antimicrobici negli allevamenti avicoli, con una riduzione addirittura dell’87% negli allevamenti di pollo.

Un risultato reso possibile grazie al “Piano Nazionale per l’utilizzo del farmaco veterinario e per la lotta all’antibiotico-resistenza in avicoltura” adottato dal 2013 in maniera volontaria dai produttori avicoli aderenti ad Unaitalia, fatto proprio dal Ministero della Salute nel 2015.

“Come ridurre l’uso degli antibiotici negli allevamenti avicoli per combattere la diffusione dell’antibiotico-resistenza?”. Questa è la domanda a cui ha risposto il focus group dell’EIP-AGRI, il Partenariato fondato dalla Commissione Europea per l’Innovazione in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

I 20 esperti coinvolti nel Gruppo di Lavoro e provenienti da tutta Europa hanno individuato diverse soluzioni, considerando non solo gli aspetti puramente pratici, ma anche i punti deboli rispetto alla conoscenza sull’argomento e le esigenze del settore.

Quello avicolo è il settore zootecnico nel quale sono stati compiuti maggiori progressi per quanto riguarda la riduzione dell’utilizzo di antibiotici nella fase di allevamento. Infatti, uno dei compiti principali degli esperti è stato quello di valutare l’efficacia delle buone e migliori pratiche già adottate, e l’esito del loro lavoro consiste in una serie di raccomandazioni su come garantire ulteriori buone pratiche da attuare negli allevamenti di polli.

Gli esperti hanno individuato diverse strategie per la lotta all’antibiotico-resistenza, dalle misure di biosicurezza ai programmi di vaccinazione, tenendo sempre conto, però, che molte delle strategie considerate condividono gli stessi limiti – quali i costi di implementazione, la mancanza di strumenti e di conoscenze tecniche.

Dal report emerge che molto probabilmente non esiste una singola buona pratica che può essere raccomandata come completamente efficace, ma vi è la necessità di combinare diversi approcci per avere successo.

Parte del lavoro degli esperti ha riguardato l’analisi di uno scenario futuro possibile: è emerso che ci sarà una grande necessità di alcuni vaccini, soprattutto per i batteri patogeni, e saranno sempre più utili in azienda degli strumenti rapidi diagnostici.

Link al report Reducing antimicrobial use in poultry farminghttps://ec.europa.eu/eip/agriculture/sites/agri-eip/files/eip-agri_fg_reducing_antimicrobial_use_in_poultry_farming_final_report_2021_en.pdf.

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